Alleanza della Torre e della Vela

external image eruditi.pngVedi anche tutte le Cronache: 1256 - 1257 - 1258 - 1259 - 1260 - 1261 - 1262 - 1263
Ultime novità - Bandi - Eventi - Racconti e Canzoni - Personaggi famosi - Storia antica - Compendio



Sommario

Principato
Data
Descrizione
Personaggi Coinvolti
Novità e Dicerie
Principato
Castelbruma, Venalia

Data
Dal caduceo 1261 al pluvioso 1262

Descrizione

Fu chiamato Alleanza del torre e della vela il patto che unì le genti di Castebruma e Venalia nella Terza Guerra dei Tre Re. Fu suggellato nel caduceo 1261 in occasione del raduno in terra valniana per il tradizionale Torneo della Rosa. Gli alleati si accordarono per sostenere la pretesa al trono del principe di Castelbruma, Alarico D'Urso, che con l'occasione si scambiò promessa di matrimonio con la basilissa di Venalia, Desdemona Alcestidi.
Nel pluvioso 1262 gli avversari dell'Alleanza della Luce ottennero con il ricatto la resa di Castelbruma, comportando lo sciogliemento della compagine (e della promessa di matrimonio tra i suoi Principi).
Venalia, privata del suo candidato, decise poi di proseguire la contesa insieme all'Alleanza del ghiaccio e del fuoco, che venne anch'essa sconfitta due mesi dopo.

La presenza di due coronensi nella rosa della futura corte ristretta annunciata da Alarico fece pensare ad alcuni che il principato di Corona del Re si fosse schierato con la Torre e la Vela in veste di vassallo. In realtà gli orfani di Aureliano non si erano ancora sbilanciati e il reggente Tancredi Roncaglia piegò pubblicamente il ginocchio solo più tardi, a Edoardo dei Castamanti, dopo la sconfitta brumiana.

Personaggi Coinvolti

Alarico D'Urso e la sua corte.
Desdemona Alcestidi e la sua corte.
Lucilla Vignalba ed Aurora della Torre di Corona del Re.

Novità e Dicerie

Fin dal Bando Reale di carminio 1261 la nostra corte spasimava per un'alleanza con Venalia. Io avevo qualche riserva, giacché non vedevo dove fosse il loro interesse nel connubio. Infatti sputarono sulla nostra mano tesa rubandoci una reliquia per ingraziarsi dei pirati. Gli eventi si ritorserò però contro di loro, giacché il capitano dei pirati fu assassinato (non da noi) e le loro navi presero il volo. Di nuovo al Torneo della Rosa si cercò in tutti i modi di portarli dalla nostra parte, ma scelsero la bruma. Di nuovo gli eventi si ritorsero contro di loro, giacché riuscimmo a piegare Alarico. Una terza volta gli tendemmo la mano, una terza volta loro la ritrassero. Per la terza volta gli eventi si ritorsero contro di loro, giacché contro ogni pronostico ci riuscì di piegare anche Temistocle. La cocciutaggine di Valleterna nel cercare un'alleanza nonostante la controparte sia così indefessamente riluttante sembra pareggiata solo dalla cocciutagine dei Venali nel rifiutarla nonostante l'evidente sfavore dei Quattro che ciò gli comporta.[1]
  1. ^ Dai diari di Aldrico da Bosco Alto, artefice valniano.